Emergenza caldo a Foggia, Longo e Cascarano attaccano la sindaca: “Clima rovente in città e glaciale nella maggioranza”

Mentre le temperature sfiorano i 42 gradi e la città continua a comparire stabilmente tra le più calde d’Europa, il centrodestra foggiano affonda il colpo contro l’amministrazione comunale guidata da Maria Aida Episcopo. Al centro della polemica, la totale assenza – secondo i firmatari del comunicato di Fratelli d’Italia, Bruno Longo (dirigente cittadino) e Daria Cascarano (coordinatrice cittadina) – di misure pubbliche per contrastare gli effetti del caldo estremo soprattutto sulle fasce più fragili della popolazione.
In una nota congiunta, i due esponenti meloniani denunciano non solo la mancanza di un piano operativo immediato, ma anche di una visione strategica di medio-lungo periodo. “Foggia – scrivono – è tra le città più calde d’Italia, con temperature che superano anche di 10 gradi la media nazionale dei capoluoghi. Eppure da Palazzo di Città non arriva nessuna risposta. Nessun piano del verde, nessuna rete sociale attiva, nessun rifugio climatico. L’aria è rovente, ma nella maggioranza regna un silenzio glaciale”.
Mancanze su più frontiNella loro nota, Longo e Cascarano mettono nero su bianco una serie di misure che – a loro dire – potrebbero essere implementate a costi contenuti ma con grande impatto sociale: dall’attivazione di un numero verde per informazioni e supporto, all’organizzazione di “micro-viaggi” per bambini e anziani, fino al monitoraggio domiciliare degli anziani soli. E ancora: “Perché il Comune di Foggia non aderisce al Piano Caldo del Ministero della Salute, come fanno già tante città italiane?”, si chiedono.
Non manca un riferimento al Piano Urbanistico Generale (PUG), definito “uno straordinario strumento pianificatorio a disposizione del Comune”, che secondo gli autori “è del tutto ignorato da questa amministrazione di sinistra, Episcopo/Galasso”. Il “Piano del verde”, dicono, dovrebbe essere integrato nel PUG per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ma, denunciano, “nemmeno un accenno, né un’iniziativa concreta”.
“La Chiesa fa più del Comune”Nel mirino della critica anche l’apparente disinteresse delle istituzioni locali rispetto all’impegno dimostrato invece dalla diocesi di Foggia-Bovino. “L’unico a rispondere con prontezza – scrivono – è stato monsignor Giorgio Ferretti, con l’attivazione del punto di refrigerio della Caritas. Un’iniziativa che ha dato sollievo concreto a tanti senza fissa dimora, anziani soli e famiglie in difficoltà. Il Comune? Assente”.
Una proposta per ripartireIl comunicato si chiude con una proposta costruttiva: affidare alla commissione consiliare competente l’elaborazione di un piano per il contrasto al caldo estremo. “Siamo pronti a discuterne e a sostenerlo, se l’amministrazione si deciderà ad agire. Perché di caldo, in questa città, non si può solo parlare: bisogna anche intervenire”.
In una fase in cui le emergenze climatiche stanno diventando una costante e non un’eccezione, il j’accuse dell’opposizione apre un fronte di confronto acceso su uno dei temi più urgenti per il futuro della città.
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